Baciarsi dentro

bacio moebius

Il bacio indica un apprezzamento, un sentimento. In una storia d’amore, il bacio rappresenta un punto d’inizio, la prima parola di un capitolo nuovo.

Il fatidico contatto è tendenzialmente preceduto da tutta una serie di sorrisi, “occhiatacce”, sguardi teneri o seducenti. Esiste poi una malattia rara, che toglie la possibilità di fare tutti quelle spontanee espressioni che sono l’ABC di ogni relazione.

La sindrome di Moebius è una forma congenita di paralisi oculo-facciale che fin dall’infanzia causa amimia facciale. Impedisce alla persona di sorridere, muovere gli occhi lateralmente e ammiccare. Una paralisi – e talvolta assenza- di nervi che rende le persone inespressive nel volto, crea problemi motori, strabismo, e nel 10% dei casi provoca anche un lieve deficit cognitivo. Pochissime persone ne sono affette, in Italia per esempio, si stima che le persone nate con questa sindrome siano 5-6 l’anno. Tanta l’esclusione sociale vissuta ogni giorno da chi è affetto da Moebius.

In questo caso particolare, quando Alex Barker  incontrò per la prima volta Erin Smith, non si aspettava di vederle spuntare un sorriso sulle labbra. Eppure si conoscevano da quasi due anni. Due anni di chat su Facebook tramite un gruppo creato per unire persone affette da Moebius. Lei del North Carolina, lui inglese. E poi l’incontro. Alex è volato da lei. Il padre di Erin ha ammesso di non aver mai visto sua figlia così felice.

Ancora qualche incontro oltreoceano e poi la grande proposta. Alex e Erin si sono sposati il 10 dicembre a Lexington, North Carolina. Unico problema della loro relazione? Scegliere dove andare a vivere, probabilmente in Gran Bretagna.

Gli invitati erano molto emozionati. Una giornata meravigliosa per gli sposini, ma per loro nemmeno un sorriso. Loro sorridono dentro e si danno un bacio.

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