Bernardo Bertolucci è morto. Aveva 77 anni, una vita carica di successi cinematografici, amicizie e pure una censura. Allievo di Pasolini e ritenuto un maestro della settima arte, amava viaggiare e Via col Vento.
Una manciata di parole non basta a descrivere l’impronta lasciata dal regista parmense, ma le parole di chi lo ha conosciuto possono aiutare nell’impresa.
«Quando si perdono delle personalità e degli artisti come Pier Paolo Pasolini, Ermanno Olmi, Bernardo Bertolucci, – che lo si voglia o non lo si voglia – diventiamo tutti più poveri» ha detto Stefania Sandrelli, attrice e amica del regista, prima di entrare alla camera ardente a lui dedicata in Campidoglio. Poi ha lasciato una lettera in cui lo ha ringraziato per essere stato così speciale:
«spero di incontrarti ancora e di fare un altro film insieme. Un lungo bacio».
Un segno della croce e un bacio, un addio.
Il bacio dato con la mano – o con il soffio – è un gesto tipicamente femminile. Sensuale, civettuolo e ironico rimanda alle attrici del cinema bianco e nero. Come una freccia scoccata da Apollo o come in questo caso, un delicato saluto ad una persona che ormai è già troppo lontana.